Psicoterapia di Gruppo

L’individuo nasce, cresce, si ammala e si cura in gruppo. Come scrive infatti Foulkes, il gruppo costituisce la matrice della vita mentale dell’individuo, il fenomeno più rilevante della vita sociale quotidiana, il fondamento del suo inconscio e della sua coscienza.

A partire da questi principi, la psicoterapia di gruppo si occupa della cura del singolo attraverso le relazioni che egli esperisce all’interno del dispositivo terapeutico gruppale; in questo caso, infatti, non è solo la relazione terapeuta-paziente a curare, ma anche le molteplici relazioni che si sviluppano tra tutti i partecipanti. Infatti, oltre a godere degli strumenti propri della psicoterapia psicodinamica individuale, in gruppo i pazienti possono ad esempio:

sostenersi a vicenda da pari;
confrontarsi e rivedersi l’uno nell’altro;
aiutarsi;
motivarsi e rinforzarsi reciprocamente;
sperimentare un senso di appartenenza, di collaborazione e di empatia spesso sconosciuto.

Il gruppo terapeutico permette un’esperienza ricca e maturativa particolarmente utile per chi ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, per chi vive una condizione di isolamento, per chi ha problemi di dipendenza (affettiva e non) o difficoltà emotive significative.

Come sottolinea la ricerca, la psicoterapia gruppale ha la stessa efficacia/efficienza della terapia Individuale ed anzi accelera i processi trasformativi. In entrambi i casi, l’obiettivo è una maturazione del mondo interno del paziente in direzione di una condizione di benessere e di soggettivazione; tuttavia, in un contesto gruppale non giudicante e sotto la guida discreta del terapeuta, è possibile sperimentare nuove modalità relazionali e lavorare più sul livello interpersonale.

In tal senso, possiamo dire che in gruppo il paziente partecipa ad vero e proprio laboratorio relazionale: il gruppo terapeutico rappresenta un microcosmo del mondo sociale che esiste fuori dalla stanza di terapia; è inoltre anche uno spazio protetto in cui è possibile cogliere la natura dei propri problemi (che può qui essere compresa anche a partire dalle risposte degli altri), affrontare “in sicurezza” le proprie difficoltà interpersonali e mutare costruttivamente il proprio modo di stare nel modo e di rapportarsi gli Altri.