Come dice la stessa parola, la “Psicosomatica” (dal greco psiche, “anima”, + soma, “corpo”) è una scienza che si concentra sulle connessioni e sulle interazioni tra questi due mondi apparentemente distanti.
“In un’accezione ristretta, con il termine ‘psicosomatica’ si intende quella branca della medicina che si occupa di disturbi organici che, non rivelando alla base una lesione anatomica ο un difetto funzionale, sono ricondotti ad un’origine psicologica.
In un’accezione più ampia si intende invece quella concezione che – oltrepassando il dualismo psicofisico che, secondo il modello cartesiano, separa il corpo dalla mente – guarda all’uomo come a un tutto unitario dove la malattia si manifesta a livello organico come sintomo e a livello psicologico come disagio“ (U. Galimberti, Dizionario di psicologia, UTET, 1992).
Parlare di “psicosomatica” significa in sintesi parlare contemporaneamente del corpo e della mente e della loro costante relazione!
In particolare…
-
La parola „PSICHE“, ovvero “anima”, ha il doppio significato di “principio o sostanza vitale” e di “carattere personale”.
-
Il concetto di „CORPO“ comprende maggiori sfaccettature:
-
A livello “medico”, il termine “soma” (dal greco sàgma = peso, fardello) esprime la dimensione biologica, più fisica, del corpo: l’uomo “ha un corpo”, nel senso di qualcosa di concreto e tangibile, ed “è un corpo”, nel senso che esso è parte della sua identità.
-
Il corpo è anche una costruzione mentale, una rappresentazione di sé che si forma nella prima infanzia e si modifica per tutta la vita.
-
Il corpo svolge inoltre un’importante funzione relazionale. Esso è fin dall’inizio vissuto in comunicazione con l’altro; attraverso il linguaggio non verbale possiamo esprimere emozioni e sentimenti, manifestare l’idea che abbiamo di noi stessi e veicolare aspetti che riguardano il nostro rapporto con gli altri.
-
In ambito psicologico, il corpo è inteso come luogo di espressione (o di ricaduta) dell’esperienza psichica. Indica, in tal senso, la dimensione corporea dell’esistenza psichica!
Come infatti vediamo nei nostri studi di psicoterapia (ci siamo recentemente confrontate su questo con la cara collega dott.ssa Gullì!), fenomeni psichici e corporei sono strettamente legati (pensiamo ad es. ai disturbi d’ansia e ai paralleli sintomi sia psichici, sia fisici che generano!) e questo fin dalle origini della vita.
La psicologia dello sviluppo ci spiega come in un primo momento i vissuti del bambino coincidano con l’esperienza che egli ha di sé come corpo. Inoltre, inizialmente il neonato non percepisce distinzione tra sé e il corpo materno: egli attribuisce all’altro ciò che prova e, nello stesso tempo, riceve dall’altro una prima immagine di se stesso.
Con il tempo e all’interno di una relazione calda e sintonica con la madre, il piccolo sviluppa gradualmente la capacità di elaborare le proprie sensazioni sotto forma di pensieri, fantasie e sogni, differenziandole dai processi biologici e attribuendo loro un significato psicologico. Contemporaneamente, si formerà nel bambino un’idea di se stesso da un punto di vista corporeo (es. dello “schema corporeo” o “immagine del corpo”, della coscienza del proprio corpo, etc.).
Nonostante questi evidenti intrecci, entro lo studio dei fenomeni umani si è strutturata nel tempo una „scissione“ tra tra corporeo e psichico, per cui…
-
la medicina si è interessata soprattutto allo studio del corpo;
-
la psicologia ha trascurato gli aspetti biologici, occupandosi prevalentemente della vita mentale.
Ciò ha fatto perdere di vista l’unicità degli esseri umani, comportando importanti incomprensioni e gravi atteggiamenti riduzionistici nella lettura e nella cura della sofferenza umana.
Per fortuna, tuttavia, oggi è frequente sentire parlare di “disturbi psicosomatici” e degli effetti dello stress, delle emozioni non elaborate e dei disagi psicologici sulla salute fisica e sul benessere. Per questo motivo ho voluto scrivere di psicosomatica, ambito di studi incontrato all’università e che approfondirò prossimamente. Essa mi ha avvicinato alla fondamentale idea di pensare i miei pazienti come Esseri Complessi, fatti insieme di corpo & di mente; il corpo e la mente sono due facce della stessa medaglia: la loro articolata umanità!
La gruppoanalisi mi ha poi condotto ad approfondimenti ancor più specifici, e in particolare all’idea che la vita umana, come mostrano anche le neuroscienze, sia insieme mente, corpo & relazione! Essi vanno intesi come una Triade scindibile solo per comodità; sono infatti tre aspetti basici, ontologici, senza i quali non si dà esistenza!
Forse a sorpresa, direi in conclusione che la matrice originaria nel e dalla quale si nasce come “individui” non sta né nello psichico, né nel somatico.
“L’origine” sta nella relazione: senza essa, l’individuo non può essere concepito (né fisicamente, né psichicamente!) e non diventa “uomo”, né nel corpo, né nella mente.